Il letto e il potere. Storia sessuale della prima Repubblica
Un noto proverbio siciliano recita: "Comandare è meglio che fottere". Avendo tempo e voglia, se ne potrebbe discutere all'infinito. Un fatto però è certo: il sesso è gioia, la politica no (sarà per questo che l'una non può fare a meno dell'altro?). Come si sa, il loro intreccio appare indissolubile e incombe maligno e beffardo sulle tante vicende che hanno costellato e scandito la storia politica d'Italia degli ultimi cinquant'anni. Da Benito e Claretta in avanti, passando dalla Costituente, inoltrandosi nel lungo regno democrisitano, introfulandosi attraverso il pentapartito e il craxismo trionfante, e sfociando alla fine della Prima Repubblica - ma promettono assai bene anche gli inizi, stentati, della Seconda... Attraverso il filo del distacco ironico, Filippo Ceccarelli ci dà un libro agile e brillante che spiattella tutto quello che abbiamo sempre immaginato (e, vistii personaggi, non era neanche tanto difficile). Ed ecco scorrere le immagini: Botteghe (molto) Oscure, l'eroica battaglia del "prendisole", priapismo craxiano, l'eros dei Servizi segreti e Donatella "Mata Hari" Di Rosa, per chiudere in bellezza con l'onorevole Ilona "Cicciolina" Staller. Il seguito alla prossima puntata.