Senilità
L'insuccesso di "Senilità" (1898), che ripeteva quello del suo primo romanzo, "Una vita", convinse Italo Svevo ad abbandonare la letteratura per oltre vent'anni. Solo dopo il pieno riconoscimento ottenuto con "La coscienza di Zeno" (1923), anche "Senilità" divenne oggetto di una costante rivalutazione critica che ne ha fatto uno dei classici più letti e più studiati della letteratura italiana del Novecento.