Il gatto che andò a Parigi
Un gatto che se ne va a Parigi non è cosa di tutti i giorni. Tante grazie, ma Norton è un gatto veramente speciale. Non tanto per le sue strane orecchie a cuffietta (caratteristiche della sua razza, gli Scottish Fold), quanto per la sua incontenibile vocazione di globetrotter - agevolata dal fatto che l'umano che presume di esserne il padrone è vagabondo per scelta e per professione. Norton comincia con qualche breve gita sulla spiaggia di Fire Harbor, ma ben presto estende le sue mete - dal mare alla montagna, dalla tranquilla campagna alla tumultuosa Los Angeles - finché un giorno si imbarca su un Concorde e atterra a Parigi. Grandi alberghi, suite lussuose, hall affollatissime, club esclusivi e conferenze stampa: Norton non si scompone e, dolcissimo e imperioso, riesce sempre ad essere al centro dell'attenzione. Riuscirà persino a rubare la scena a Harrison Ford... Tra momenti esilaranti e pagine malinconiche, episodi movimentati e riflessioni esistenziali, questo libro è una vera e propria celebrazione di Sua Maestà Gatto.