La donna delle uova
L'atmosfera è quella, drammatica, della Germania del 1936; i protagonisti della storia, due giovani: Eva e Nathanael. Lei è una contadina "ariana", le cui uniche attività sono la cura dei polli e il commercio delle uova. Lui è uno studente ebreo, evaso miracolosamente da un campo di concentramento nazista e rifugiatosi nel pollaio di Eva, per sfuggire alla Gestapo che lo sta braccando. Lei è ignara di tutto, lui ha visto fin troppo. Due esperienze di vita tanto diverse quanto identica e intensa è l'attrazione che questa diversità scatena fra loro; al punto che Eva, all'insaputa di tutti, decide di offrire un nascondiglio stabile al suo ospite "indesiderato". A poco a poco, tra uova e pulcini, prende corpo un rapporto magicamente sospeso nell'incertezza del proprio domani, pieno di vita nonostante la morte che gli aleggia intorno. Un rapporto che salverà Nathanael e darà a Eva le energie necessarie per fare di sé un'altra donna e soprattutto il coraggio per trasformarsi in una lucida e disincantata testimone civile.
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