Mussolini
I1 tempo trascorso dalla prima edizione non ha diminuito l'originalità e l'interesse di questa biografia. Ivone Kirkpatrick non era storico di mestiere, ma aveva, quando si mise al lavoro, un vantaggio e una virtù. Il vantaggio era la familiarità con il suo personaggio e con le vicende di cui Mussolini fu protagonista. Come diplomatico, Kirkpatrick aveva conosciuto il dittatore e i suoi uomini, li aveva visti al lavoro, ne aveva ascoltato i discorsi e le battute, ne aveva studiato i caratteri e i comportamenti. Come alto funzionario del Foreign Office, ebbe quello "sguardo dal ponte" senza il quale le grandi vicende diventano soltanto aneddoti divertenti o incomprensibili tempeste, della storia. La virtù è quella della tradizione letteraria a cui Kirkpatrick appartiene: il gusto innato degli inglesi per il racconto biografico, l'attenzione per il dettaglio, l'equilibrio, il distacco. Nel ritratto che Kirkpatrick dipinge di Mussolini non vi è né rabbia, né sarcasmo, né acrimonia. Vi è anzi, talvolta, una sorta di simpatia critica che rende il giudizio negativo ancora più convincente. Grazie alla penna e all'occhio di Kirkpatrick, le collere del dittatore, le sue smargiassate, le sue intuizioni e i suoi errori, le sue ingenuità e le sue furbizie, la sua forza e le sue debolezze, lo straordinario contrasto fra la teatralità della vita pubblica e la sobrietà della vita privata compongono un grande ritratto storico, non meno attuale oggi degli anni in cui fu scritto.