La nuova Justine o Le disavventure della virtù
Pubblicato nel 1797, "La nuova Justine" racconta le peripezie di una ragazza di quattordici anni costretta dalle circostanze ad affrontare un inesauribile 'gioco' di distruzione e di oltraggi e celebra il trionfo di un'immaginazione impegnata in una pratica di supremo eccesso. Dall'alto della sua solitudine assoluta, del suo 'egoismo integrale', l'eroe sadiano consuma il sacrificio della virtù e della religione, annientando con forsennata violenza i sentimenti, le opinioni, le fedi accreditate. L'erotismo sadiano è l'espressione estrema di una sensualità senza argini e al tempo stesso il luogo della sua massima degenerazione.