La letteratura italiana. Studi e testi. 23.Poeti del Cinquecento. Poeti lirici burleschi satirici e didascalici
Questo primo tomo di "Poeti del Cinquecento" include rimatori attivi in più generi letterari: lirici, burleschi, satirici e didascalici. La poesia d'imitazione petrarchesca è rappresentata dal canzoniere di Pietro Bembo riprodotto nella sua integralità dalla 'editio princeps' del 1530, non più stampata da allora. Al Parnaso cinquecentesco, reputato illustre soprattutto grazie alle imitazioni che ne fece la Pléiade, diedero pregio anche autori che conseguirono la fama loro soprattutto con altre scritture, come Baldassar Castiglione e Giovan Giorgio Trissino, Luigi da Porto e Matteo Bandello, Annibal Caro e Claudio Tolomei. Una quarantina di componimenti di Michelangelo documenta una voce intensa, alta e isolata nel coro dei cinquecentisti, aperto ormai a protagonisti di diversa estrazione, voci di donne o di artisti. Per la prima volta vengono presentati e commentati numerosi esemplari di questa nuova maniera burlesca, di Giovanni Mauro e soci; senza dimenticare il singolarissimo esperimento parodico di Fidenzio Glottocrisio Ludimagistro. Satirici e didascalici completano la prestigiosa 'rota' della poesia cinquecentesca, che non trascurò l'imitazione di Orazio satiro, di Giovenale e del Virgilio georgico, dopo essersi appropriata in lingua toscana dell'"Eneide" del Coro, "bella infedele" che volle competere in sciolti con il poema assoluto, quintessenza della poesia classica.
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