La signora in abito da lutto. Rosa Novi imprenditrice e finanziatrice del Risorgimento nella Milano di metà '800
L'antica cascina ormai stava crollando, era giunta al capolinea. Soltanto gli sterpi, gli immensi prati in cui in tempi migliori avevano pascolato le mucche, l'abete quasi secolare piantato in un Natale ormai lontanissimo, la roggia eternamente gorgogliante erano testimoni della sua agonia. Prima di collassare travolgendo tutti i ricordi del passato, l'antica cascina voleva lasciare un buon ricordo di sé, voleva illustrare la memoria dei personaggi i cui ritratti erano stati appesi alle pareti dello scalone. Voleva raccontare la storia della splendida signora in abito da lutto con gli occhi arrossati, intrisi di pianto, e il fazzoletto di seta adorno di pizzo in mano. Voleva raccontare la storia di Rosa Ceriani Novi. Dalle lettere riemerse per caso in una cascina ormai fatiscente prende corpo, nella Milano di metà '800, la vicenda di un'influente imprenditrice e finanziatrice del Risorgimento. Insieme alla sua, quella del nipote garibaldino Giacomo Bonanomi, di cui il carteggio restituisce un volto umanissimo e inaspettato.