Chi è veramente l'Ulisse dantesco? Indagine anamorfica sul canto XXVI dell'Inferno
Pochi parlano di Diomede, il grande eroe dell'Iliade, che Dante colloca insieme a Ulisse nell'unica fiamma a doppio corno del canto XXVI dell'Inferno. Partendo da questa stranezza, il libro sviluppa una specie di indagine poliziesca, condotta con gli strumenti della psicologia e della filologia, che permette di rispondere a una serie di domande rimaste finora inevase: Chi sono veramente Ulisse e Diomede? Dove si "nasconde" il poeta Guido Cavalcanti, il grande assente della Divina Commedia? Infine, ma non di minor momento: perché Ulisse è giunto a noi moderni come una specie di santo laico, mentre nella principale tradizione antica era considerato un infame? La storia che Dante ci racconta si svolge in pieno medioevo, a cavallo tra Duecento e Trecento; sullo sfondo, la nascita della lingua italiana e il pensiero religioso e politico, diviso tra guelfi e ghibellini, con il ritorno di Aristotele sulla scena filosofica europea.
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