L'amore si fa contando
"Il titolo stesso, nella sua semplicità, contiene un'evidente sorpresa, garbatamente provocatoria. 'L'amore si fa contando', dice infatti, mentre, chissà, ci si potrebbe aspettare un cantando, sia pure già un poco azzardato. Invece, in modo più prosaico, la poetessa ci dice che si fa contando. Resta il fatto che la vicinanza estrema di suono tra i due verbi lascia nel lettore anche una vaga eco di amoroso canto. Ma di quale conto potrà invece trattarsi? Naturalmente è viva, in questa scelta originale, la presenza del senso del limite, della provvisorietà, dell'incompiutezza di ogni vicenda umana, al cui centro è per natura quella amorosa. E questo senso del limite apre alla meditazione per immagini sul tempo, che in questo libro di Oriel Pozzoli ha una posizione di indubbio privilegio. L'amore, sì, e un amore tutt'altro che idealizzato (per fortuna), ma sempre oscillante tra l'esserci e il perdersi dentro la cornice sfumante e ingannevole del tempo. Un tempo, naturalmente, che il gesto d'amore tende a sospendere, o si illude di aver sospeso, tanto che poi, dopo, 'tu torni nel tempo e mi cancelli'." (dalla prefazione di Maurizio Cucchi)