Va' pensiero. Ricognizioni
"'Va pensiero. Ricognizioni' è un vero e proprio Gedichtbuch di evidente derivazione alessandrina. L'ispirazione poetica parte da visioni quotidiane, che, attraverso continue analogie, cedono il posto a riflessioni sulla morte, sull'inquinamento, sull'abbrutimento della natura umana, sulla morte del Cristianesimo; visioni cupe e oscure intervallate da esplosioni di colore. Il titolo intende rifarsi all'omonimo patriottico di Verdi, ma trasfigurato: il pensiero di Emilio Del Rio si aggira per il mondo, compie delle ricognizioni. Il poeta non devia dal canto classico dei poeti ma vi interconnette anche i nuovi orizzonti della contemporaneità: l'andamento prosastico, il verso libero, lo statuto di poesia engagè. Un testo che potremmo definire da un punto di vista filosofico una Darstellung des Nichts, una presentificazione del Nulla. La struttura portante del testo però è data dal linguaggio profondamente simbolico di matrice rinascimentale. Ogni parola, ogni pausa, ogni titolo, ogni singolo elemento costitutivo del testo rimanda ad altro: un abilissimo gioco di specchi e di profonda erudizione. Il verso è libero, il lessico curato e indiscutibilmente poetico, ordito di riferimenti ai grandi maestri della letteratura di ogni tempo, fatto di contrasti e sinestesie; dall'andamento a volte prosastico, il linguaggio poetico, poi, è caratterizzato da una forte tensione all'accumulo di dettagli, densamente classico e profondamente novecentesco."
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