Gli stagni di Mosca
"La poesia di Francesca Tuscano è una poesia "sopravvissuta" all'autrice, che è ancora in grado di fare una strage quotidiana delle poesie scritte in modo tale che quelle sopravvissute, appunto, seppur scritte in momenti diversi, sono collegate da una storia comune. La poesia di Francesca Tuscano è una poesia civile. Infatti, se è vero che l'educazione poetica di una nazione dipende dal valore che quella nazione ha storicamente dato alla poesia, all'arte e, in generale, alla cultura, è anche vero che sono i poeti stessi a dover ridare dignità alla poesia e a loro stessi non compromettendosi con il cosiddetto "mercato" e con le mentalità campanilistiche delle scuole poetiche. Il poeta dovrebbe possedere una coscienza civile e considerare il mondo come una polis. Il poeta ha quindi grandi responsabilità di fronte al suo pubblico: deve essere retto, essere libero, essere coerente nel rapporto tra scrittura e vita sociale." Dalla presentazione di Gerardo Mastrullo.
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