La ventura poetica. Poesie 1953-2007
Quella di Gilberto Pinzi è una poesia ardua, che si muove nell'ambito dell'ermetismo, della sperimentazione linguistica, del citazionismo. Da Salvatore Quasimodo ad Antonio Porta, sono attraversati tutti gli umori culturali e la ricerca poetica del Novecento con uno spirito particolarissimo; la sua lucida e acuta visione critica si trasmette, infatti, con una carica di forte indignazione e di sferzanti invettive. Alla polemica accesa, ironica e sarcastica è sottesa, sempre, una grande sofferenza che si fa, quindi, con grande consapevolezza etica, dolorosa testimonianza della dimensione storica, politica, civile e culturale: la violenta denuncia iconoclastica è espressa nella speranza di un cambiamento, nell'attesa di una trasformazione. Contro una cultura mediocre, degradata, massificata, contro il protagonismo letterario, Gilberto Pinzi da sempre si ribella e rimanda a Giovenale, alla sua Musa iraconda.
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