La vertigine del nulla. Nichilismo e pensiero tragico in Angel Ganivet
La concezione filosofica di Angel Ganivet (Granada, 1865 - Riga, 1898), figura significativa della generazione spagnola del 1898, deriva essenzialmente dalla sua visione tragica dell'esistenza e dalla lettura, in particolare, di Seneca e Schopenhauer. Da questo punto di vista Ganivet incarna emblematicamente la "crisi nichilista", il mal du siécle che abbracciò l'Europa sul finire del XIX secolo. Le sue opere, che spaziano dal romanzo al dramma mistico, dal saggio filosofico all'articolo giornalistico, sono tutte indistintamente venate da un forte accento melanconico e disvelano il dramma dell'uomo moderno lacerato di fronte ad un mondo disincantato e vuoto, cui ormai il razionalismo positivistico faticava ad attribuire un senso.
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