Zahra e il Natale. I bambini sono l'arcobaleno
N on c'è metafora di un mondo pensato "a misura di bambino" "Bambinocentrico", per intenderci - più calzante di quella cristiana del Natale. Il presepe rappresenta, infatti, una visione della natura tutta e della società umana (umili e potenti) che, insieme, festeggiano la nascita del Bambino Gesù. "Bambino Divino". Come ogni bambino è! E, poi, si stringono intorno alla "Sacra Famiglia". Nel presepe, allora, la madre offre il grembo, il padre è putativo, la natura è presente nella grotta; il mondo animale è nel calore del bue e dell'asino; il mondo dell'aria, degli astri, della luce sottratta alle tenebre è nelle stelle, è nella cometa. Il potere positivo è nei magi. Il consenso popolare è nei contadini e nei pastori. La continuità della vita, la purezza, la trasformazione, la salvezza, la liberazione dalla condanna del peccato di temere la morte come fine di ogni speranza e la possibilità di sconfiggerla e tornare nella luce è nella nascita del Bambino. Ogni bambino, nascendo, dunque, è Natale di questi beni. Lo è veramente: per sé e per il mondo. Età di lettura: da 3 anni.
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