I fratelli Piramide
Mimì e il Mago, come Rita, appartenevano alla specie umana circense tradizionale. Dell'Orso non si poteva dire altrettanto. Era una creatura ambigua, sospetta di doppiezza. Chi lo avesse visto trotterellare a quattro zampe, grattarsi e triturare con le mandibole pezzi di merluzzo crudo avrebbe detto in tutta convinzione di essere di fronte a un animale. Impossibile sbagliare. Ma l'Orso non finiva lì. Una parte della sua natura lo imparentava, inesplicabilmente, con i bipedi umani. Bastava vederlo condividere la tavola con gli altri, ascoltare musica col suo walkman o giocare a carte per andare in confusione.
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