Stanotte dormirai nel letto del re
«Il compito di matematica lo si fa con l'ingegner Gadda (per vederselo bocciato dall'insegnante). E si cresce all'ombra, anzi è meglio dire alla presenza di Eugenio Montale, di Luigi Dallapiccola, di Giorgio Bassani, mentre il ricordo di Nello Rosselli è vivo nelle conversazioni a tavola e nelle passeggiate con il padre e la madre. E l'elenco delle persone che hanno frequentato casa Bonsanti a Firenze - casa intesa come luogo fisico ma anche come metafora, perché ne faceva parte pure il Gabinetto Vieusseux - e che sono raccontate in questo libro potrebbe continuare a lungo.». «Il libro racconta, in realtà, il Novecento, il secolo in cui il Male si manifesta nella sua estrema radicalità. E centrale è la storia di un falò. Il padre dell'autrice getta nel fuoco carte e libri, subito dopo l'8 settembre, perché la casa sta per essere perquisita dai nazisti. In quella immagine c'è la tragedia intesa come l'ineluttabilità del destino: i roghi iniziati nel 1933 nella Germania si propagano con l'avanzare dei tedeschi in Europa e fino ad assumere la dimensione familiare, in casa Bonsanti.» (Wlodek Goldkorn)