Essere o no scrittore. Lettere 1963-1988

Essere o no scrittore. Lettere 1963-1988

La corrispondenza tra Vincenzo Consolo e Leonardo Sciascia (1963-1988) permette di aggiungere interessanti dettagli al ritratto più noto dei due scrittori siciliani. Caduta l'iniziale barriera formale, subentra infatti nelle loro lettere una confidenza diretta e spontanea, che non censura i problemi di salute o quelli legati alla famiglia e soprattutto al lavoro. La corrispondenza, prevalentemente letteraria, si fa così anche biografia del quotidiano. Tra i due corrispondenti, Consolo, pur nella sua garbata discrezione, è colui che più si mette a nudo, fiducioso di trovare nell'amico un ascolto attento e sensibile riguardo sia a problemi di etica relativi al ruolo dello scrittore, sia a indicazioni concernenti il lavoro, mentre Sciascia emerge, nella franca «dichiarazione d'amore» di Consolo, come il modello per eccellenza di scrittore e di intellettuale.
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