Storie di un vecchio signore milanese
La testimonianza di Giuseppe Barbiano di Belgiojoso attraversa quasi un secolo e tocca pagine fondamentali per la storia di Milano e d'Italia. Nato in un'antica e aristocratica famiglia milanese, l'autore rievoca un'infanzia vissuta negli anni Venti del secolo scorso e un'educazione improntata sui valori della modestia, della frugalità e dell'understatement. Nel libro scorrono le vicende personali dell'autore, dei suoi familiari e dei tempi in cui ha vissuto: gli studi, il regime fascista e la guerra, la monarchia e la repubblica, l'arresto per antifascismo del fratello Lodovico - uno dei maggiori architetti milanesi del Novecento - e il suo ritorno dal campo di concentramento tedesco di Mauthausen, l'esperienza di Giuseppe da consigliere comunale nelle giunte Aniasi e Tognoli, gli anni da vicepresidente del Teatro alla Scala e le tournées nelle più importanti capitali del mondo, il sodalizio con Paolo Grassi, l'attività di uno studio professionale per clienti di una regione che vive di industria, ma non intende voltare le spalle al mondo rurale. La passione per la natura e l'agricoltura e le accurate descrizioni dei ritmi della campagna e della vita dei coloni, dell'allevamento dei bachi da seta nella provincia di Varese e dei paesaggi della pianura padana punteggiati di "alberate" conducono il lettore in un mondo del tutto scomparso nel giro di soli cinquant'anni.
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