Buio su New York
Il 14 agosto 2003, alle ore 16,05 New York precipita nel caos. Una fetta consistente della costa orientale degli Stati Uniti resta improvvisamente senza energia elettrica in seguito a uno dei più grandi blackout della storia. Quel giorno, Dantzig si trova a Manhattan. La popolazione è attanagliata da un silenzioso timore, la memoria corre all'll settembre: "Due parole. Due grattacieli. Una sola angoscia". Suo malgrado spettatore partecipe di un evento eccezionale, Dantzig figura qui nelle insolite vesti di testimone, e riflette sulla reazione sorprendentemente composta della città e dei suoi abitanti. Ma Dantzig è anche lo scrittore che il pubblico italiano ha imparato a conoscere dall'"Enciclopedia capricciosa di tutto e di niente" e da "A proposito di capolavori", ovvero un autore imprevedibile, colto e curioso, che non sa resistere al gusto di osservare la realtà con sguardo originale. Ecco allora succedersi esibizionisti cui il blackout offre un pubblico involontario, una coppia che copula indifferente alla folla che la circonda, irlandesi che la prendono con allegria e cittadini volenterosi che si offrono per dirigere il traffico. Anziché attenuarla, l'imprevisto eccezionale esalta la vitalità di New York, capitale del mondo occidentale fino all'll settembre 2001, giorno in cui la paura si è insinuata nella città, segnando l'inizio del suo impercettibile declino.