Lettere sul brodo
Gli anni incalzano, gli anni pesano, e la vita di Aldo Buzzi sta per toccare il secolo. Aldo Buzzi, il cantore dell'"Uovo alla kok", e della Matriciana, il grande scrittore minimo che Federico Fellini temeva per i suoi consigli sui calzini, incontra Mario Nicolao, il biografo inattendibile di Gioachino Rossini, il surrealista moderato. Buzzi e Nicolao abitano in città diverse, entrambi coltivano il mito dell'irreperibilità e dell'invisibilità. Entrambi affidano alle donne la cura delle loro anime. Per stanare Nicolao l'astuto Buzzi ricorre a uno stratagemma: una quartina del poeta francese Stéphane Mallarmé che contiene un indirizzo, 22 Boulevard de Courcelles. Nicolao cade nella trappola e comincia così un epistolario, sempre più serrato, eccentrico e un poco inquietante, in cui i due si scambiano opinioni sul vivere, sulla letteratura, sulla società, ma anche ricette, indirizzi. E, soprattutto, si affrontano sulla terapia del brodo come terapia di vita.