Lo scriba e l'angelo
"Questo libro si inserisce con forza e dignità nell'area della poesia metafisica con quella pronuncia alta e argomentante che Vittorio Sereni aveva già segnalato nei primi testi dell'autore. Dalla terra del suo Leopardi lo scriba evoca una lingua capace di cogliere con l'ampiezza dello sguardo storie minimali ed eventi coinvolgendoli nella avventura e nel destino dello stesso ruolo e funzione della scrittura. Ne risulta una fiducia nell'atto poetico letto come medium e filo che conducono fuori dal labirinto e dalle secche di una esistenza globale ridotta a frammento e silenzio, impotenza e paura. La voce dello scriba e dell'angelo si accendono misteriosamente con una tensione musicale e ondivaga, simile a una melodia dolce e radicale, colloquiante e conversativa, rompendo la chiusura e affidando alla energia del 'canto' la possibile apertura ad un passo umano e civile."
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