Carlo Previtali. Christus Patiens
"L'ingresso di una nuova opera sul Crocefisso nel complesso del Duomo è un evento significativo e non soltanto dal punto di vista artistico. Il Vero Uomo è compiutamente morto come per qualunque uomo che ha concluso quell'unica, irripetibile esperienza. Portando, magari, in animo il senso dell'attraversamento, come per il Tuffatore pestano, l'uomo che misura in Cristo la sua vicenda, conosce appieno la misteriosa cifra della morte, soprattutto confida nel ricongiungimento e in una nuova stagione di consapevolezza. Quante volte, entrando in una Chiesa in penombra, in momenti tormentati dell'esistere, cerchiamo il Cristo Crocefisso, chiediamo conforto al dolore, affondando la nostra vita all'interno del dolore di Dio, una sofferenza scaturita dalla comprensione sullo stato perduto della condizione umana." (Monsignor Orazio Soricelli)
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