Immagini di Goethe dall'Italia
La solitudine chiama agli istanti alti del vivere, generosi di visioni fondamentali. Goethe se ne andò via da coloro che gli stavano intorno e ne ammiravano la vitalità sognante, soprattutto le figure femminili. Era il 3 settembre dell'anno 1786 . Per allontanarsi, aveva scelto di volgersi al luogo mediterraneo del sole, l'astro prediletto nel sereno desiderato. Si ritrovò felicemente solo, scriveva subito, ed era bella la mattinata. Bello era un prato, fertili e soavi erano le colline per gli sguardi sempre più felici. Definiva, poco dopo, il suo viaggio in Italia una fuga: Da meine Reise eigentlich eine Flucht war. Confessava il limite suo proprio di dare inizio a molte cose e di lasciarle poi, quando vi fosse calato l'interesse. Così le consuetudini umane nel settentrionale luogo lasciato. Concludeva il capitolo primo del Viaggio in Italia, evocando "i quadri magnifici", onde viene vivificato il sentire poetico. Preferiva le immagini disegnate dalla natura. Vedeva un salice, una genziana, affini alle piante tutte ad un'altitudine della montagna. Godeva così la totalità nella vita nei classici luoghi mediterranei.
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