Teatro
Ucciso a trentott'anni nel 1995 dal male della finesecolo, attentissimo a ogni forma di spettacolo, aveva dedicato la sua vita al teatro in veste d'autore, regista, editore, organizzatore di compagnie. Da noi era stato inscenato solo un suo monologo sulle "Regole del saper vivere" in due diverse edizioni a Firenze e a Palermo. Questo volume ne presenta quattro opere. Si tratta di "Giusto la fine del mondo" in cui un giovane sui quaranta torna alla casa di paese in cui vivono i suoi per annunciare la propria morte che prevede prossima e dopo qualche incontro riparte in anticipo, senza essersi confidato. In "Ultimi rimorsi prima dell'oblio" ci sono tre ex conviventi si ritrovano con le loro nuove famiglie per vendere la casa di campagna ancora abitata da uno di loro, discutono, si scontrano e se ne vanno ognuno per la propria strada senza essere arrivati a nessuna decisione. Nei "Pretendenti" invece una folla di persone partecipa a una riunione di un comune di provincia dove, davanti e un inviato del ministero, si procede a un cambio di timone direzionale che scontenta tutti. Ultima "Noi, gli eroi", storia di una compagnia di comici che si scioglie nell'Europa centrale all'inizio del Novecento, nell'incombere di una guerra, tra situazioni che annegano tra le parole, da leggere ad alta voce perché il linguaggio che si disfa con l'azione è la forza e il segreto che anima e cattura questa rassegna di solitudini.
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