De Morte
"Il pensiero della morte è un sintomo tipico del pensiero della depressione" scrive Ottieri all'inizio del suo libro, "ma il senso della morte è il più indispensabile al senso della vita". La frase potrebbe essere presa a motto per questa esplorazione di un sentimento individuale e allo stesso tempo di un universo molto ampio di pensiero, di meditazione religiosa, di elaborazione psicologica e filosofica. Ottieri è passato attraverso la malattia, e la malattia è diventata occasione e necessità di riflessione sul tema della morte; in questo senso non manca il confronto (piuttosto impervio e molto appassionato) con le posizioni della psicanalisi, della psichiatria, della medicina più avanzata - la "componenete scientista". Ma Ottieri non si ferma qui. "Ogni scheggia di morte rimbalza su Dio" scrive.Il saggio di Ottieri (che nella seconda parte concede larga parte a uno svolgimento narrativo, come impone la vocazione dell'autore) comprende a questo punto anche un dialogo con uomini di religione e teologi; e ci invita così a considerare il problema sotto ogni possibile aspetto, ad avvicinarlo sulla base del vissuto e della cultura laica, ma anche in rapporto a quella dimensione metafisica che forse rispecchia il nostro sentire più profondo.
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