Racconti del mistero

Questo volume presenta sette racconti di Walter de la Mare, e opportunamente potrebbe intitolarsi Racconti della soglia. Ciò che rende unica la produzione di de la Mare nel lussureggiante panorama vittoriano delle storie di fantasmi è infatti la meravigliosa reticenza dell'autore, la sua capacità di arrestarsi un passo prima della rivelazione o della catastrofe, la sua abilità di suggerire più che di dire. I personaggi di de la Mare avvertono l'esistenza del mistero e vi si avvicinano spinti da un fascino oscuro, proprio come il visitatore della "Cattedrale di Ognissanti", la chiesa che sotto l'aspetto solenne nasconde il segreto di un'empia metamorfosi; o il narratore della "Zia di Seaton", che torna dopo tanti anni all'inquietante dimora abitata un tempo da un malinconico compagno di adolescenza. Ma quasi sempre gli eroi di queste vicende non sono eroi: piuttosto figure umbratili, incerte, dai contorni indefiniti, incapaci di affrontare la realtà che d'improvviso li fronteggia. Il loro confronto con l'ignoto viene differito e finalmente eluso. Spesso la loro unica reazione consiste nel narrare a un ascoltatore occasionale e a volte infastidito una vicenda della quale essi stessi comprendono o vogliono comprendere troppo poco.Soccorre de la Mare il totale dominio di uno stile suggestivo e misuato, ornato fino all'eccesso ma perfettamente funzionale alla rappresentazione di un mondo straniato dove gli oggetti non offrono appigli certi e anche un volto anonimo, affacciandosi alla finestra, può cagionare lo sgomento e l'ansia, e poco importa all'autore se si tratta dello sgomento della passione amorosa. Allo stesso modo, il ritmo altrimenti perfetto della narrazione è disturbato di continuo dall'insinuarsi di un'attesa e di una sospensione che mai o quasi arriva allo scioglimento. Davvero la realtà sembra suggerire a de la Mare le stesse considerazioni che lo spettacolo del tramonto fa nascere in uno dei suoi personaggi:" Era difficile credere che molte altre [...]