Grace lo dice forte
Grace, affetta da gravi handicap, trascorre i primi anni in famiglia, sostenuta soprattutto dalla madre che lotta per darle una vita normale. Di fronte a crisi sempre più violente, i genitori si arrendono e decidono, a undici anni, di affidarla a un istituto psichiatrico. Quando i cancelli si chiudono alle sue spalle, è l'inizio dell'inferno. Il Briar - la sua casa per quasi trent'anni - è un luogo dove vivono bambini rotti come lei, senza speranza: una popolazione dolente, che deve sopportare elettroshock, sofferenze, umiliazioni gratuite. Tuttavia, è anche un luogo che stupisce per la sua insospettabile vita parallela fatta di amicizie, di solidarietà e di complicità. L'incontro con Daniel, un ragazzino menomato nel fisico, segnerà una svolta importante. Lui diventerà tutto per Grace: l'amico, il compagno di giochi, il confidente, il primo amore. Daniel che, con il dono straordinario della fantasia, la porta via dall'opprimente istituto, in meravigliose città, e le dà una ragione per resistere, per prendersi cura di sé, per imparare ad accettarsi. Fino al giorno in cui scompare... A tredici anni di distanza dalla morte della sorella, l'autrice ricostruisce la sua tragica esistenza, dandole quella voce che in vita non ha mai avuto, traducendo in parole quei silenzi o quei suoni disarticolati. E lei lo dice forte: ciò che sente e vede, ciò che prova dentro di sé, facendoci appassionare alle vicende, non di un caso umano disperato, ma di una vita, per quanto diversa, come tutte le altre.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa