Colori e anni
Magda Portelky, giunta alla soglia dei cinquant'anni, ripercorre la propria vita. I nobile famiglia ungherese, orfana di padre sin dalla tenera età, vive con la madre e i di fratelli nella casa della nonna, in una cittadina di provincia moralista e regolata da seve: norme patriarcali. Dalla bellissima madre una vedova spregiudicata, impara l'uso del corpo come strumento di seduzione, esercitandosi con civetteria davanti allo specchio. Il suo debutto in società avviene in occasione di un grande ballo, che vedrà tutti l.aristocratici e i ricchi presenti inchinarsi allo splendore delle due donne. Innamoratasi del nobile Endre, è però costretta a sposare un insignificante ma benestante avvocato. Insoddisfatta, si ostina a mantenere lo stesso elevato tenore di vita portando così il marito, dopo la nascita di un bimbo, verso una tragica morte. Il figlio le verrà sottratto dai nonni paterni e Magda si ritroverà sola, seppur ancora giovane e bella, scatenando con il suo comportamento pettegolezzi e maldicenze. Un secondo matrimonio porrà fine tutto ciò, ma si rivelerà un disastro: Magda diventerà serva del marito. Da questo ennesimo fallimento affiorerà una nuova donna madre consapevole e attenta di tre bambini a cui insegnerà quanto sia importante l'indipendenza economica, che si può raggiunger solo con lo studio e il rispetto di se stesse. Le basi per una reale emancipazione.
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