Verso il sud
In questa raccolta di racconti l'autore torna nella sua terra d'origine, l'incantevole Haiti. Ma sotto un cielo senza una nuvola non tutto è perfetto. E' la fine degli anni Sessanta e il dittatore Duvalier stringe in una morsa di terrore tutta l'isola. Qualsiasi cosa può diventare un capo d'accusa, gli uomini spariscono, sbarre e prigioni ovunque. L'unica cosa libera e incontrollata è il sesso. Dal sesso si può ricavare denaro per sopravvivere, divertimento e anche vero amore, sentimenti che aiutano a sopportare il peggio. Il desiderio permette ogni trasgressione, il nero si incontra col bianco, il ricco desidera il povero, il povero è sedotto dalla carne del padrone. Nel racconto del titolo, "Verso il Sud", tre americane sulla cinquantina ritornano ogni anno per una piacevole vacanza su quelle spiagge dorate, tra i fiori e gli odori di una natura lussureggiante. Legba, uno splendido diciottenne nero si destreggia tra i loro desideri cercando di soddisfarli tutti. Lo stesso copione si ripete in ogni bar, ogni spiaggia, ogni lussuoso albergo dell'isola. Tuttavia non è soltanto una questione di denaro ma anche di tenerezza, di felicità inaspettata, di libertà da costrizioni sociali che avevano impedito l'espansione dei sensi. "Non si tratta di turismo sessuale, ma di turismo amoroso", dichiara Laferrière. In ogni contatto così ravvicinato c'è sempre qualcosa di più, non soltanto la prostituzione. Il cacciatore e la preda giocano insieme l'eterna partita della seduzione. Con il suo stile inimitabile, fatto di cinismo e poesia al tempo stesso, Laferrière ci offre un affascinante ritratto di un mondo colorato e sensuale, dove gli estremi convivono e il potere assoluto dell'attrazione sessuale viene giocato senza innocenza.
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