Alice del pavimento
Il letto ha quattro zampe da fenicottero perché è un soppalco. Per questo la protagonista ha scelto il pavimento per consumare i suoi incontri amorosi, il soppalco non reggerebbe al peso. Compagni stabili della sua vita sono un coniglio curioso e pettegolo come quello di Alice di cui è una citazione vivente, e un bel rospo grasso, simbolo del maschio fatato pronto a trasformarsi in principe al primo bacio. Tra gli specchi del suo privato paese delle meraviglie, Elena Soprano prova a raccontare, in breve, l'educazione sentimentale di una ragazza moderna. Tante storie d'amore e di sesso, tante varianti della stessa fame di maschio, che talvolta presenta anche i suoi lati piacevoli. Ogni incontro è come il tassello di un mosaico, un viaggio di scoperta sempre diverso, una risposta variabile all'eterna richiesta di rassicurazione sentimentale che ogni donna non smette di porsi. Uomini che sono nutrimento essenziale, altri assaggi passeggeri, come un gelato o un dolce, cose con cui non si può sostituire il pranzo. Passano in fretta il Pittore, l'Elettricista, il Maestro di musica, nessuno è indispensabile, ma la fine di ogni storia fa sempre soffrire, è lo scotto da pagare per sentirsi innamorati e vivi. Attimi estatici, avventure eclatanti che finiscono in rotture di coglioni, telefonate che non arrivano, qualche sfogo con le amiche, provvide di saggi consigli inascoltati. La scrittura è veloce, tanti piccoli frammenti che si reggono da soli, conditi di citazioni da altri autori, per sottolineare di volta in volta i temi e le atmosfere. Elena Soprano, qui alla sua seconda prova letteraria, scrive con uno stile provocante e originale, capace di esprimere i molti dubbi e le poche certezze del nostro tempo.
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