Immacolata fecondazione (L')
Dal punto di vista della specie è indifferente chi nasca e chi muoia, che gli esseri umani si riproducano per vie naturali e artificiali, che siano concepiti attraverso un rapporto sessuale oppure in una provetta sterile, che risultino figli biologici del padre di cui portano il nome o di un donatore anonimo; è indifferente che la gestazione avvenga nel ventre della madre gentica, in quello di un'altra dona che ne accoglie l'ovulo o addirittura fuori corpo, attraverso uteri artificiali. L'interesse della specie è che si continui a nascere e che la macchina riproduttiva non si inceppì. Le nuove tecniche procreative assecondano l'imperativo della specie e intervengono laddove il meccanismo sembrerebbe bloccato, in una logica di continuità con il biologico. L'alleanza tra la tecnica e le leggi del chimismo biologiuco esclude il soggetto e lo priva di parole e domande, equipara il corpo alla macchina. Chi si affida alla tecnica deve consegnarsi mani e piedi al suo arbitro. Il corpo sessuato, corpo di desideri, corpo di sintomi, corpo ch epuò farsi parola, rischia di ridursi a materiale organico, vivente ma indifferenziato, sostitubile e scambiabile.
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