Ecco il cuore di questo libro, ecco l’insopportabile provocazione. L’essere che srotola nel divenire, che si fa materia e parola per ammettere che non è la comunicabilità che dobbiamo chiedere a essa. Ecco perché, come riporta la quarta di copertina, il silenzio è una via di fuga, lo stupore è uno schiaffo alla volontà di potenza. Sì, questo è un saggio sperimentale...
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