Dopo il sapere assoluto. L'eredità hegeliana nell'epoca post-metafisica
Dopo il sapere assoluto di Hegel si apre la costellazione contemporanea della finitezza, l’impossibilità risolvere la realtà nel pensiero, la consapevolezza di esser determinati da qualcosa che non è a nostra disposizione. Ma il sapere assoluto di Hegel è anche l’anticipazione di molte tesi post-metafisiche contemporanee: risolve l’infinito nel continuo trapassare di ogni finitezza, espone un’oggettività concettuale da cui i soggetti vengono a dipendere, “dinamizza” l’intera realtà aprendo ogni determinazione all’alterità e alla differenza. Tuttavia queste “promesse” confliggono con la pretesa metafisica hegeliana di voler esporre l’essenza “ultima” di tutte le cose: il pensiero. Il libro espone questa interna tensione della filosofia di Hegel, da cui si può uscire solo prendendone le distanze ma, al tempo stesso, proseguendo la sua intenzione fondamentale di un congedo dalla metafisica. Pubblicato per la prima volta nel 1995, questo libro esce ora corredato da una nuova postfazione dell’autore.
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