Un incontro a Pechino
È il 1963. Incoraggiato dal suo professore di cinese, il giovane Jean François parte da Parigi con la Transiberiana alla volta di Pechino. Siamo in piena Guerra Fredda, la Cina è impermeabile al mondo esterno e di fatto è già una dittatura comunista, sebbene non sia ancora iniziata la Rivoluzione culturale di Mao Tse-Tung. Alla gente del posto non è consentito interagire con gli stranieri, pena l'arresto o l'espulsione. Malgrado ciò, grazie alla piccola rete delle ambasciate, l'autore conosce Wen, una giovane dottoressa cinese di cui si innamora. I due si incontrano furtivamente, con la costante paura di venire scoperti. Quando, contro il volere della famiglia di Wen, decidono di sposarsi, non immaginano le difficoltà a cui dovranno far fronte per ottenere l'autorizzazione del Partito. Un romanzo autobiografico che ha la delicatezza e il nitore dell'arte della calligrafia cinese.