Il posto dei calzini. La svolta linguistica dell'economia e i suoi effetti nella politica
"Lavorare comunicando". La nostra epoca ha conosciuto una trasformazione profonda dei processi produttivi. Mentre la catena di montaggio escludeva ogni forma di linguaggio come fattore direttamente produttivo, oggi non si dà produzione senza comunicazione: anzi, lavoro e informazione collaborano per garantire il massimo effetto nel minor tempo possibile. Le tecnologie si sono configurate come vere e proprie macchine linguistiche e la versatilità si è imposta quale carattere fondamentale per i lavoratori, a scapito della specializzazione. In bilico tra filosofia politica e teoria economica, Il posto dei calzini ripercorre lo sviluppo del modello post-fordista fin dalle sue origini, ponendo al centro della riflessione l'irruzione del linguaggio nella sfera produttiva. Se quando apparve per la prima volta nel 1994 questo libro fu accolto come l'annuncio di un nuovo paradigma di pensiero, oggi, a quasi trent'anni di distanza, è considerato un piccolo classico che non smette di illuminare le dinamiche che caratterizzano le società del presente.
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