Cento piccole storie crudeli e trentasei storie curiose
Le piccole storie di Corinna Bille, delicate prose poetiche o poesie in prosa, sono fulminanti sequenze narrative in cui il reale più crudo diventa un elemento fiabesco e viceversa gli oggetti onirici improvvisamente si possono incarnare in corpi sensuali. Maestra nell'accostare atmosfere da incubo e felicità paradisiache, luoghi chiusi e luoghi aperti, il tempo presente e l'eternità del mito, oppressive quotidianità e impreviste liberazioni, l'autrice ha una voce inconfondibile e surreale che autorizza ogni trasgressione e annulla le frontiere tra animato e inanimato, tra animalità e umano, tra purezza ed erotismo, tra crudeltà e originaria tenerezza. Questi racconti, usciti in lingua originale nel 1973, nacquero dalle annotazioni dei sogni che l'autrice usava trascrivere su taccuini per poi elaborarli in forma letteraria.
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