Paradiso e inferno a Torino
Questa è la storia di Nord. Arrivato bambino dal Polesine spazzato dal Po, all'inizio degli anni Settanta entra nelle file della 'ndrangheta che impera a Torino. Fa tutta la trafila: dai furti d'auto alle rapine a mano armata, dal racket alla manovalanza specializzata nell'industria dei sequestri. Infine diventa «fuciliere», killer al servizio del boss don Vito Codispoti. Regolamenti di conti, eliminazione di bande rivali, scambi di favori con la mafia. E soldi, tanti soldi: «La lira ci cade di tasca e non dobbiamo fare neanche la fatica di raccoglierla, intanto altra si è già accumulata». Una storia di perdizione, e poi, forse, di redenzione (reale o di comodo). Questa è anche la storia di Torino negli anni Settanta e Ottanta. La città del terrorismo e del clan dei Catanesi, dell'omicidio Caccia e dello scandalo delle tangenti, dei rapimenti eccellenti e delle infiltrazioni nel palazzo di Giustizia.
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