Giovanni Giolitti. Fare gli italiani
Giovanni Giolitti (Mondovì, 1842 - Cavour, 1928) cercò di "fare gli italiani", sulla scia di chi aveva fatto l'Italia. Laureato "in leggi" a 19 anni, ascese ai vertici della burocrazia statale. Deputato dal 1882, ministro del tesoro e delle finanze (1889-90), cinque volte presidente del Consiglio tra il 1892 e il 1921, dette il nome all'età del decollo civile ed economico. Promosse l'ascesa dei ceti poveri, di insegnanti e pubblici impiegati votati alla "missione civile", affermò il credito finanziario dello Stato, statizzò le assicurazioni sulla vita, tutelò i beni culturali. Nel 1913 varò il suffragio universale maschile. Convinto che l'Italia dovesse affermarsi con le scienze e la pace, cercò d'impedirne l'intervento nella grande guerra.
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