Proust e i suoi amici
Quando Marcel Proust muore, il 18 novembre 1922, dell'immensa opera cui si era totalmente votato negli ultimi anni, A la recherche du temps perdu, erano uscite - in cinque volumi - soltanto le prime quattro sezioni. Postume, con cadenza biennale, sarebbero poi state pubblicate le tre ultime parti. Nel gennaio del 1923 "La Nouvelle Revue Française" dedica, con formidabile tempestività, un "Hommage à Marcel Proust" in cui vengono raccolti numerosi contributi, per lo più di scrittori francesi, ma non solo: fra gli altri, quelli, splendidi, di Curtius e di Ortega y Gasset. L'unico intervento italiano è affidato a Emilio Cecchi, che della Recherche aveva già scritto più volte nei due anni precedenti, interpretandola come un grande esempio di "epica moderna". Il presente volume accoglie le voci più autorevoli dell'epoca: da André Gide a Jean Cocteau, da Jacques Rivière a Léon-Paul Fargue, da Benjamin Crémieux a Paul Valéry, e si chiude col "tombeau" di François Mauriac che così ricorda lo scrittore: "Abbiamo visto su una busta macchiata di tisana le ultime parole illeggibili che aveva tracciato. Fino alla fine, le sue creature si sono nutrite della sua sostanza, hanno esaurito la vita che gli restava... Un uomo di lettere che aveva amato le lettere fino a morirne". Introduzione di Giancarlo Pontiggia.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa