Società di stupratori? (Una)
Un uomo potente, candidato delle sinistre alle elezioni presidenziali in Francia, Dominique Strauss-Kahn, viene accusato da una cameriera d'albergo di averla molestata e violentata. L'uomo è arrestato, la sua immagine politica distrutta. Il caso fa il giro delle prime pagine dei giornali del mondo. Dopo varie verifiche, la versione della donna non tiene, sono più le menzogne che le cose provate. L'uomo viene rimesso in libertà. E' colpevole? E' innocente? La giustizia non riesce a provare né l'una né l'altra ipotesi. Ma il movimento femminista, in Francia, ha usato l'affaire DSK per rigenerare la propria ideologia e il proprio ruolo nel dibattito politico. A questa strategia la filosofa e giurista Marcela Iacub, voce eretica del femminismo francese, fa le pulci e svela l'inganno. Eppure, dice Iacub, la legislazione americana e francese in materia è una delle più severe al mondo. Opportunismo ideologico quello delle femministe? Una questione che il giornalista Guido Vitiello, nella prefazione, prende per le corna mostrando come vi sia in realtà un gioco altrettanto spregiudicato di potere: quello di un femminismo a caccia di consensi.
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