Le montagne russe
"La poesia morirà se non la si offende / bisogna possederla e umiliarla in pubblico / poi si vedrà cosa diventa". Con le armi dell'ironia e dell'autoironia, della satira e del paradosso il cileno Nicanor Parra ha rivoluzionato la poesia di lingua spagnola creando un'opera "sovversiva ma non militante" (L. Morales), dotta e popolare al tempo stesso, capace di divertire e turbare il lettore con sconvolgente immediatezza. Resta più che mai valido l'invito, contenuto in un celebre testo degli anni Sessanta, a fare un giro sulle sue montagne russe: "Salite, se credete. / Se poi scendendo perderete sangue / Da bocca e naso io non ne rispondo". La poesia di Parra, la più studiata e discussa, insieme a quella di Neruda e Vallejo, del Novecento ispanoamericano, è in larga misura sconosciuta al pubblico italiano. Questa edizione ne ripercorre la traiettoria dai Poemas y antipoemas del 1954 fino alle raccolte più recenti, che testimoniano la vitalità di uno sguardo beffardo e irriverente.
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