La città degli eretici
Troyes, 1347. Il duca Geoffroy de Charny ha un'idea divorante: procurarsi la reliquia più preziosa della cristianità ed erigerle una chiesa che attiri innumerevoli pellegrini e il loro denaro. Dopo febbrili riflessioni, la sua attenzione si ferma sulla Sacra Sindone, l'impronta stessa del Salvatore. Dal canto suo, la figlia di Geoffroy, Christine, ha un rapporto quasi mistico con Gesù, e quando s'imbatte in un ragazzo che è il ritratto vivente del Cristo raffigurato nella chiesa locale se ne innamora perdutamente, con una passione che si fa presto carne. Ma Aurelio è destinato al monastero, e la figlia del duca decide di sopportare da sola l'atroce calvario che quella relazione proibita le ha fatto imboccare. Però i due conventi dove i ragazzi si sono chiusi - così vicini, così lontani - non sono luoghi di pace e raccoglimento spirituale: ospitano, al contrario, le più dissolute perversioni. E così, mentre il duca insegue in mezza Europa la sua chimera, arrivando persino al papa avignonese, la novizia occupa le sue notti a edificare una scandalosa teologia dell'amore che riconquisti Aurelio e li faccia fuggire insieme verso la libertà. Purtroppo, costruire la loro "eretica" città nelle defilate Asturie non sarà sufficiente a proteggerla dai grandi poteri dell'epoca, che come nuvole temporalesche si addenseranno fino a scatenare un devastante, imprevedibile finale.
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