John Belushi
Trentatre anni senza uscire mai di scena: breve la vita di John Belushi, comico e bluesman, un corpo che faceva ridere e un'anima che avrebbe voluto fermarsi a piangere. Vorace di vita, anarchico e impudente, sensibile e crudele, è stato un talento naturale scoperto dal cabaret, lanciato dalla rivoluzione televisiva del Saturdav Night Live e, infine, consacrato dal cinema. La comicità demenziale nasce con il Bluto di Animal House, il suo cuore di musicista nero martella nell'irriverente Jake di The Blues Brothers. Lontano dal set Belushi era come Bluto e Jake ma gli bastava marcare un sopracciglio per sfoderare quello sguardo a cui tutto si perdona. Finché una vita trascorsa spingendo al massimo per raggiungere il successo - e poi sfuggire alla sua maledizione - lo ha messo all'angolo: droga, albe salutate nei locali, denaro, progetti e rapporti umani bruciati. In questa biografia, già pubblicata nel 1984 e arricchita dalla filmografia dell'attore americano, Bob Woodward ricostruisce le ultime settimane di vita di Belushi ma ne racconta anche le origini, i segreti, i rapporti con il fratello Jimmy, l'amico e collega Dan Aykroyd, la moglie Judy. Sullo sfondo, la Hollywood degli anni Settanta, giungla di produttori, agenti e artisti, in cui i dollari avevano la patina bianca della cocaina. Belushi era un clown geniale che, per vendicare il pubblico, distruggeva il mondo e le sue regole. Finì per distruggere se stesso.
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