La stagione azzurra
"Sei tu nell'ombra dei tigli e nelle risa dei bambini, negli sguardi che fuggono dalla finestra, nella freschezza dell'acqua..." Che cosa c'è di più delicato del primo amore? E che cosa di più struggente del non averlo potuto vivere fino in fondo? Un uomo innamorato intinge la sua penna nel colore della nostalgia per quella stagione azzurra rievocata, assaporata con voluttà come si gusta un frutto, fissata nella memoria con i tratti lievi di un acquerello, tenero e indissolubile al contempo. Abbandonandosi al flusso dei ricordi, affida alla scrittura frammenti di quel periodo trascorso insieme: passeggiate nei boschi velati di bruma, canzoni ascoltate l'uno accanto all'altra, complicità di sguardi, gioiosa intimità. E un profumo colto di sfuggita, il rumore della pioggia sui tetti, il candore di una magnolia sollevano ondate di sensazioni, sommergono la coscienza e la sospingono lontano... Un romanzo breve, un piccolo, delizioso concentrato di poesia e speranza, impalpabile come la natura dell'amore.
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