Una passeggiata al parco
Le piccole menzogne che si raccontano al telefono; le vanterie meschine di una coppia in viaggio; la civetteria mal riposta di una madre accanto alla figlia adolescente. E poi la vecchia signora che inaspettatamente conversa di videogiochi con un giovanissimo passeggero della metropolitana; l'insolito confessionale che s'instaura nell'abitacolo dell'auto quando un viaggio notturno sblocca le confidenze; lo sguardo perso in lontananza di una donna che porta a passeggio il cane al parco; il messaggio disperato di un graffito e quello magico di un SMS... Sono quadretti di esistenza contemporanea da cui l'occhio attento di Philippe Delerm enuclea un comportamento e le sue implicazioni. Brevi scenette, rubate per strada, al bar, alla stazione, schizzate con rapidità, sorprendentemente pungenti come i dipinti di Pietro Longhi, che l'autore omaggia all'inizio e alla fine del volume, ispirandosi a due suoi quadri. Istantanee che, come nelle opere più tarde del celebre pittore veneziano, colgono le persone e i loro atteggiamenti con straordinaria immediatezza e si concludono con un colpo d'ala ironico o con una planata più malinconica, sempre in perfetto stile Delerm.