Pelagija e il monaco nero

Un monastero infestato, una suora troppo curiosa... La nuova avventura di Pelagija promette di essere più nera della sua tonaca, e altrettanto irrequieta, perché stavolta la religiosa dovrà fare i conti con uno spettro assassino. Nella Russia dei Romanov, sparso in un immenso lago del Nord, c'è un arcipelago che accolse prima un eremita, poi i suoi seguaci e infine un'imponente macchina di turismo religioso per ricchi fedeli. Così, mentre i santi monaci spasimano per raggiungere l'isola dell'antico fondatore - dove si consumano e muoiono nel giro di un anno alla luce di sinistri bagliori -, tra un fioretto e l'altro gli allegri profani mangiano al 'Vitello grasso', fanno acquisti ai 'Doni dei Magi' e indulgono in altri biblici piaceri. Il tutto in uno splendido scenario naturale, così pervaso di mitezza che perfino un medico fautore della nuova scienza, la 'psichiatria', ha aperto lì una casa di cura e lascia che i suoi pazzi vadano liberi per le strade. Insomma un vero paradiso in terra, sapientemente orchestrato da un padre Vitalij decisamente più capitano d'industria che archimandrita. Ma da un giorno all'altro appare un fantasma nero che getta nello scompiglio il redditizio Eden. I monaci si terrorizzano, gli utili calano, perfino gli emissari del vescovo vengono fatti fuori uno dopo l'altro. Che cosa c'è dietro? Dal suo angolino Pelagija, la suora investigatrice che sotto il velo cela una mente di prima qualità, freme per toccare con mano il mistero. In cui finirà, come sempre, per buttarsi a capofitto.