Trentatré e 1/3

Dall'oblio di un armadio, dove giace in mezzo a tante cianfrusaglie, un glorioso vinile della fine anni Sessanta viene inaspettatamente ripescato dal suo proprietario. Un'occasione insperata per ritrovarsi con tanti altri compagni d'avventura di quel periodo felice: i Beatles e i Rolling Stones, Lou Reed e David Bowie, Bob Dylan e Joan Baez, i Deep Purple e i Led Zeppelin... e via cantando, sulle note dei loro maggiori successi. Una rimpatriata, che il nostro 33 giri accoglie con entusiasmo, ma anche con rimpianto mentre rievoca la sua 'vita' e insieme un mondo dove i giovani irrompevano sulla scena da protagonisti, con i loro bisogni, le loro utopie, la loro voce, che spesso trovava eco proprio nelle canzoni. Allora, la musica - con la sua carica dirompente e l'immediatezza del suo messaggio - si trasformava da colonna sonora del tempo in bandiera di una generazione, mentre oggi, riflette amaramente il disco, non è più così: a lui, e ai suoi amici, resta la soddisfazione di avere rappresentato degnamente un pezzo significativo della cultura e del costume dell'epoca. Andrea Kerbaker ha scritto un racconto originale, dove la prosa lieve, il tono leggero e la finzione romanzesca lasciano tuttavia spazio a brillanti e acute considerazioni sulla musica contemporanea, i suoi interpreti e la sua funzione. Dopo "Diecimila. Autobiografia di un libro", il secondo episodio di una trilogia che dà voce a oggetti-simbolo del Novecento artistico.