Schiavo delle mie brame. Storie di dipendenza da droghe, gioco d'azzardo, ossessioni di potere
Schiavo delle proprie brame, dei propri desideri più profondi, è chi, cedendo a una qualche forma di dipendenza - l'alcol, una sostanza proibita, il gioco d'azzardo, un bisogno ossessionante di ammirazione e di potere - diventa vittima di una scissione particolarmente dolorosa. Questi individui hanno dentro di sé un nemico, una passione distruttiva che, collegata saldamente alla loro identità e alla loro storia, si contrappone tuttavia ai loro obbiettivi coscienti e si impadronisce della loro mente deformando giudizi e comportamenti. Una condizione che porta appunto a essere prigionieri di se stessi, a fissarsi in modo esclusivo sull'oggetto del desiderio, l'unico che sembra rispondere ai bisogni immediati e garantire, almeno temporaneamente, un pur fragile equilibrio. Il sollievo o il piacere legati ai farmaci, al gioco, alla ricerca del successo sono, d'altra parte, esperienze comuni di persone che conducono una vita normale: perché qualcuno vi rimane incatenato? Luigi Cancrini spiega, attraverso una serie di storie incontrate nel corso di una lunga esperienza di lavoro, che il motivo della dipendenza va cercato in un preesistente, importante disturbo della personalità solitamente radicato nell'infanzia e nei momenti più delicati dello sviluppo, in particolare nell'adolescenza. Dietro un adulto che, vinto dal nemico interno, distrugge la sua vita e i suoi affetti, c'è di solito un bambino sofferente, cresciuto con una disperata mancanza d'amore che continua a condizionare i suoi rapporti. E nella psicoterapia quell'adulto, o quel ragazzo, riesce a trovare se stesso e la mano amorevole e salda che da bambino aveva cercato, senza trovarla. La mano che rassicura, dà sollievo, guida i suoi passi fino al momento in cui può davvero camminare da solo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa