Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni
La sceneggiatura dell'omonimo, importante film sulla tragica vicenda della giornalista televisiva Ilaria Alpi. Uno scrittore di grande talento e sensibilità come Marcello Fois e il regista della pellicola, Ferdinando Vicentini Orgnani, raccontano la storia della giovane inviata, partendo dal suo agghiacciante epilogo: Ilaria e il suo operatore, Miran Hrovatin, uccisi a colpi d'arma da fuoco da un commando somalo mentre percorrono in auto una strada di Mogadiscio. Siamo nella primavera del 1994 e la Somalia, teatro di una sanguinosa guerra civile, è presidiata dalla forza multinazionale di pace dell'Onu. La narrazione si snoda poi ricostruendo da un lato la vicenda professionale e umana della coraggiosa giornalista, che intendeva l'informazione come ricerca della verità, anche a costo di rischiare personalmente; e, dall'altro, seguendo il filo degli eventi successivi alla sua morte. In un crescendo drammatico, il vero motivo dell'agguato a Ilaria viene a poco a poco svelato: con fiuto giornalistico e rara tenacia, la donna aveva imboccato una pista che la stava portando dritta al cuore del business miliardario dei rifiuti tossici e radioattivi legato al traffico d'armi, condotto sulla pelle dei disgraziati somali da trafficanti senza scrupoli. Ilaria Alpi era diventata dunque una persona scomoda: bisognava impedirle, a qualunque costo, di denunciare al mondo quello che aveva scoperto... Arricchita da numerose foto di scena, un'opera che farà discutere, una realizzazione cinematografica di alto impegno civile e morale, valorizzata da un'intensa e partecipe Giovanna Mezzogiorno nel ruolo di Ilaria.
Momentaneamente non ordinabile